Chat & Coffee con… Paolo Romanato

Ritorna Chat&Coffee la rubrica del blog di Berti dove oggi ci troviamo scambiare con piacere alcune parole con Paolo Romanato, un talentuoso architetto che ha collaborato ad alcuni nostri progetti, in particolar modo in Russia. Gli facciamo qualche domanda per conoscerlo meglio e per sapere qualcosa di più dei suoi lavori assieme a Berti Pavimenti Legno.

paolo_romanatoPuoi parlarci un po’ di te dal punto di vista professionale e il tipo di attività che svolgi?

Mi piace pensare, anche se mutata negli anni, che la mia attività professionale sia ancora oggi ciò che aspiravo e sognavo di fare sin dall’adolescenza, prima ancora di frequentare il liceo artistico: industrial design, ovvero disegni e progetti per la realizzazione in serie di oggetti di uso comune con elevato valore estetico.

Con la differenza che l’attività che svolgo oggi, non è certamente di “progetto e realizzazione in serie” ma piuttosto “progetto e realizzazione custom made” ; nella nostra lingua “a misura” e dunque, l’opposto di di ciò che si propone con la produzione seriale.

Il fatto che io oggi svolga questa attività di progettazione e realizzazione di elementi per l’arredo e l’architettura di interni, deriva principalmente dal fatto che l’attività di famiglia, per  oltre 50 anni, si è occupata di produzione artigianale di arredi e che fosse del tutto normale per me vedere di quali parti si componeva un mobile come nasceva un mobile all’interno del laboratorio di famiglia, come andasse finito e preparato per essere poi immesso nel mercato. Inoltre, il fatto di poter frequentare le fiere del settore, in particolare il Salone del Mobile di Milano, ha aperto in me l’interesse per l’affascinante mondo del design milanese, delle aziende che hanno fatto la storia del design e dello stile italiano dell’arredamento nel mondo.

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A quando risale l’inizio della tua collaborazione con Berti? Puoi esprimere un giudizio sull’azienda in generale e sui prodotti? 

La mia collaborazione con il marchio Berti è avvenuta in occasione di un recente progetto di fornitura di arredi, porte e pavimenti che mi è stato commissionato per il mercato russo. L’azienda Berti mi è stata consigliata, come spesso avviene in ogni ambito lavorativo, da un comune collaboratore.

Ci racconti più nello specifico qualcosa di questo progetto ultimo progetto realizzato? Di che tipo di lavoro si tratta? Quali tipologie di parquet sono state usate?

Nello specifico, si è trattato di una villa, una casa da sogno con piscina interna e sauna annessa presso la dependance, immersa nei boschi circostanti la citta di Mosca; un edificio importante ma equilibrato nelle proporzioni ed elegante nel suo insieme. Devo ammettere che è stata una fortuna poter lavorare per una clientela che ha avuto subito fiducia nella mia professionalità e con le idee piuttosto chiare nel voler sin da subito semplificare e rendere sobrio un progetto di arredamento, di uno studio di architettura di Budapest, che inizialmente mostrava i tratti spesso tipici di una certa “importanza” russa.

Quindi, sulla base di un progetto di arredamento dato, abbiamo fatto la nostra proposta esecutiva; abbiamo semplificato l’idea della zona living-cucina e poi abbiamo fatto una proposta ex-novo, con poche richieste ben precise del cliente in termini di finitura, per la zone armadi e la zona notte. Abbiamo disegnato la linea delle porte interne e di quelle esterne, tra cui il portale di ingresso alto 4 metri.

Per i pavimenti in legno, la committenza ci aveva chiesto due tipologie di pavimento in noce americano: a “spina ungherese” e con doga larga da posare “a correre”. Vi è stata sin da subito disponibilità da parte di Berti nel preparare una campionatura dei prodotti richiesti e una volta visionato presso lo show-room, non vi è stato alcun dubbio: avevamo trovato il prodotto giusto per la richiesta specifica. La campionatura ha dato in questo caso esito positivo immediato.

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Parlaci un po’ della situazione del mercato nei paesi russi per quanto riguarda il parquet e l’interior design.

Ritengo che il mercato russo possa offrire per la mia attività e per le imprese italiane che si occupano di arredamento e di design ancora notevoli possibilità di lavoro; purtroppo le vicende politiche che hanno interessato l’Ucraina e le conseguenti tensioni con Europa e USA, hanno provocato un forte rallentamento degli scambi commerciali con la Russia in tutti i settori, incluso l’arredamento.

Quali sono i progetti per il futuro della tua attività, sia a breve che a lungo termine?

I progetti per il futuro della mia attività sono di ricercare sempre nuove possibilità di sbocco nel mercato globale; committenze che siano interessate alla ricerca del prodotto artigianale, alla qualità di un progetto e di un prodotto come noi italiani sappiamo offrire, il tutto in una condizione di flessibilità produttiva pressoché unica.

Grazie Paolo di questo tempo che ci hai dedicato e della bella chiacchierata, speriamo di ritrovarci presto per parlare di qualche nuovo entusiasmante progetto!

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