Quello del terrazzo veneziano, tornato in auge negli ultimi anni, sembra essere un trend destinato a durare non solo nella pavimentazione ma anche nell’arredamento, nei complementi, nel product design e persino nella cancelleria! Che piaccia oppure no, il suo pattern tipicamente colorato e imperfetto, non passa inosservato.
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Berti Pavimenti Legno, erede dell’antica arte dell’intarsio ligneo applicata alla moderna tecnologia laser, omaggia la storia, la tradizione e la cultura del suo territorio con la quadrotta Venezia, nella nuova collezione Square Space presentata alla Domotex 2019 di Hannover così proposta: in base rovere e intarsi teak, spazzolata e verniciata opaca, di dimensioni 600x600mm con possibilità di personalizzazione con resina colorata.
UN PO’ DI STORIA
Il terrazzo veneziano è così chiamato perché è nella città lagunare che ha ha raggiunto il massimo sviluppo e splendore , ma le sue radici risalgono all’antica Grecia. Da qui i Romani portano la tecnica in Italia e, soltanto durante il Rinascimento, si lega alla storia della città di Venezia.
Nelle importanti ville veneziane le decorazioni sempre più artistiche richiedono una lavorazione lunga e laboriosa, tipicamente artigianale – proprio come fossero mosaici.
Alla fine del 1800 quando le innovazioni rendono più facile l’esecuzione del terrazzo, emigra anche in Inghilterra e addirittura negli Stati Uniti per la realizzazione di alcune stanze nella Casa Bianca.